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Se è così, se possiamo vivere solo una piccola parte di quanto è in noi, che ne è del resto? Come potrebbe, come dovrebbe essere speso tutto il tempo che ci resta da vivere? Libero e senza forma, viaggia leggero nella sua libertà e resta pesante nella sua incertezza, è un desiderio surreale e nostalgico quello di ripartire ad un punto della nostra vita ed essere capaci di prendere una direzione completamente differente da quella che ci ha reso ciò che siamo. (da Treno di notte per Lisbona)

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E' nata e vive a Firenze.
Ha amato la parola prima dell'immagine, il suo percorso formativo e personale l'ha poi
guidata verso la creazione di immagini pensando che in esse fossero contenute tutte le parole.
Fotografa per passione lascia che ogni scatto diventi il suo rifugio poetico.
Quasi tutte le sue poesie nascono infatti dalla visione delle sue immagini fotografiche.
Il suo progetto fotografico “Il Giardino di Anna”, che narra la rinascita della donna
dopo le fasi della malattia oncologica, è andato in mostra a Firenze, Roma e Brescia.
E' autrice di audiovisivi fotografici spesso associati ai propri haiku.